S.Valentino Stroncone intervista a Gian Filippo Trabuio.
E' ritornato al successo il S. Valentino Stroncone e lo ha fatto nel migliore dei modi, battendo la capolista San Luca. Al taccuino di calcioternano.it il centrocampista Gian Filippo Trabuio ci ha parlato della gara: "È stata dura, incontrare la prima della classe non è mai semplice. In settimana abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, e si sono visti i risultati. Abbiamo avuto un approccio al match perfetto, il primo tempo abbiamo creato molto e subito poco, peccato per il rigore nel finale. Nel secondo tempo, invece, dopo il mio gol la partita è sembrata più equilibrata, senza troppe emozioni. Partita positiva, peccato per il mio infortunio. Il gol? Ripartenza veloce, l'azione è partita dalla sinistra con un fraseggio tra due miei compagni, poi Saponaro con un cross tagliato in area mi ha messo a tu per tu con il portiere avversario, piattone e palla all'angolino. Siamo ritornati al successo dopo due ko. È sbagliato trovare alibi: il campo fangoso poco consono al nostro stile di gioco, l'arbitro, gli infortuni. La realtà è che la vetta, molto probabilmente, ci ha dato alla testa: vederci la su in alto ci ha dato troppo sicurezza, pensavamo già di aver raggiunto l'obiettivo, quando invece un campionato non si vince alla terza giornata. Per vincere un campionato bisogna soffiare sulla palla dal primo allenamento della stagione, fino all'ultimo secondo dell'ultima partita. Com'è avere mio padre allenatore? Non è la mia prima esperienza, ho già avuto l'occasione di essere allenato da lui a Massa Martana ed ad Orte. È bello vivere questa esperienza insieme perché ci dà la possibilità di condividere a pieno la nostra passione: il calcio. Sono contento del fatto che la squadra non mi consideri solo come il "figlio dell'allenatore", ma come uno di loro. Stessa cosa vale per lui, dentro il campo sono un suo giocatore. Vista l'esultanza (corsa sfrenata verso la panchina) è chiaro che il gol lo dedico al mister, o per meglio dire, a mio padre, colui che ha creduto e crede sempre in me, fuori e dentro al campo"
