FIGC, Roberto Fabbricini 'Il sistema calcio non si regge in piedi'
Il commissario straordinario, ossia Roberto Fabbricini, è intervenuto sulle pagine del Corriere dello Sport:
"Il calcio, questo calcio, non si è mai sentito commissariato. Faccio ammenda per non aver cercato con troppa insistenza il dialogo. Purtroppo ho trovato un sistema che ha continuato a operare come se niente fosse successo, cambiato. Al direttore generale (Michele Uva, nda), al quale riconosco notevoli capacità oltre che alcune spigolosità, non rimprovero nulla: ha tenuto insieme una struttura che negli ultimi anni ha subito sanguinosi tagli da parte del Coni e che ancora oggi è in grado di rendersi autonoma sul piano finanziario, conserva insomma un’innegabile solidità."
FIGC, Roberto Fabbricini e la B a 19 squadre
"Mi sono ritrovato con due delibere della lega e con diciannove lettere – tutta posta certificata – con le quali mi si chiedeva di evitare i ripescaggi. Trascurando per una volta il metodo, indubbiamente anomalo, ribadisco che sono sempre stato favorevole alla riduzione del numero delle squadre, i format attuali non sono più sostenibili. Ricordo il discorso che feci in legacalcio all’inizio del mandato: spiegai, appunto, che ero per una Serie A a 18, una B a 20 e due gironi di C di 20 l’uno, scatenando l’iradiddio. Il sistema non si regge in piedi, posso comprendere le ragioni dell’Assocalciatori, ma è necessario mettere un punto esclamativo e quindi avviare una riforma che probabilmente scontenterà qualcuno ma che permetterà al calcio italiano non solo di sopravvivere, addirittura di crescere"
FIGC, Roberto Fabbricini priorità e assemblea federale del 22 ottobre
"In primo luogo va rimessa in ordine la giustizia sportiva che ha tempi incompatibili con il regolare funzionamento del sistema. I tre gradi sportivi, e poi quelli della giustizia ordinaria sono dei tempi drammatici. Va certamente riformata. La svolta, dall'appuntamento del 22 ottobre, sarà l’approvazione del nuovo statuto che modificherà radicalmente l’attuale sistema e ridisegnerà anche il consiglio federale. Il limite dei tre mandati renderà ineleggibili alcuni soggetti: Lotito, Tommasi, Ulivieri i primi che mi vengono in mente."
