Ternana, tifosi divisi: obiettivo primo posto e calciomercato
La 'botta' si è sentita, il contraccolpo pure. Terza sconfitta casalinga per la Ternana, quarta da inizio stagione ed obiettivo primo posto che si allontana (quasi) definitivamente. I rossoverdi collezionano dodici angoli, costruiscono cinque palle gol - pur giocando sottotono - lasciando l'intera posta in palio alla Casertana. I campani festeggiano il primo sigillo fuori casa mentre le Fere vengono risucchiate fino al quarto posto, in coabitazione con il Potenza ed il Bari.
- Foto Luca Pagliaricci
Tifosi divisi e 'speranze' calciomercato
Gli stati d'animo percepiti all'uscita dal Liberati e nel post partita raccontano una tifoseria comprensibilmente 'divisa' nei giudizi (e ci mancherebbe altro). La sconfitta di ieri ha lasciato il segno ed il comprensibile sconforto potrebbe minare una stagione che doveva - e lo è tutt'ora - essere quella della rivalsa dopo le ultime due fallimentari. Il raggiungimento del primo posto quasi irrimediabilmente compromesso mette in luce, ancora una volta, i difetti di questa Ternana: quindici partite su diciotto chiuse con almeno una marcatura passiva, ennesima rete subita a difesa schierata, mancanza di finalizzazione sottoporta, difficoltà di fare risultato davanti ai propri tifosi. Ed ecco che il mercato potrebbe alleviare le sofferenze di una squadra mostratasi incapace di sfruttare una quantità industriale di traversoni sfoggiati in ogni gara, calci piazzati, soprattutto angoli. Speranze dunque di ingaggiare un centravanti 'boa' e magari anche un centrocampista strutturato. La divisione sta nel fatto che nonostante il rovescio interno molti sportivi comunque plaudono al lavoro fatto fin qui e la media punti (due a partita) sicuramente più che apprezzabile. Altri invece criticano le scelte di mercato e tecniche adottate in questa prima parte di torneo.
Quale il vero obiettivo della Ternana?
Se il tifoso fa il tifoso e giustamente ambisce al massimo piazzamento in campionato è altrettanto incontrovertibile cercare di ricordare quanto segue. Secondo gli addetti ai lavori nazionali i rossoverdi potevano garantirsi un ruolo di outsider davanti alle favorite Bari, Catanzaro (poi venuta meno ndr) e Reggina. Un giudizio condiviso anche dallo scrivente nonostante il rischio di dover lottare per un piazzamento rispetto alle speranze di primato.
Le scelte che dividono
Alla vigilia del campionato la società di via della Bardesca decise di puntare su due, poi diventati tre, portieri di primissimo piano per la categoria. Una decisione che poteva comportare rischi, soprattutto quando le gerarchie sono così limate ai particolari. Come è noto da Bisceglie c'è stato l'avvicendamento tra Tozzo e Iannarilli. E' la prima scelta che ha spaccato il giudizio della tifoseria. Ci sono poi critiche sull'organizzazione difensiva, apparsa non irreprensibile, il mancato sfruttamento dei calci da fermo nel momento in cui vengono provati degli schemi sviluppati durante gli allenamenti.
- Foto Luca Pagliaricci
La media punti è la realtà
Trentasei punti in diciotto partite è una media punti, a nostro avviso, da applausi. Magari prima di prendersela con Gallo ed i suoi calciatori sarebbe giusto ricordarsi della categoria di militanza e le motivazioni principali che ci hanno relegato in terza serie dopo aver difeso la cadetteria per sei lunghe stagioni. Quando avevamo lasciato la Lega Pro alla promozione diretta veniva abbinata un'altra con play off a quattro squadre. Ora per raggiungere la B tramite gli spareggi occorre vincere una lotteria a ventotto compagini: a voi le conclusioni...
