Ternana, il centrocampo a sorpresa e i limiti palesati
Il debutto di Luca Verna, dopo appena un seduta di allenamento con la Ternana. Inoltre l'utilizzo di Filippo Damian da play ed il ritorno di Marino Defendi a completare il reparto di centrocampo. Sono state le scelte adottate da Fabio Gallo nel cercare di conquistare i tre punti contro la Sicula Leonzio. Un risultato che alla fine non ha premiato i rossoverdi costretti ad inseguire, a meno otto, dalla capolista Reggina.
Cosa non ha funzionato
- Luca Verna poco coinvolto nella manovra. Fisiologico che un giocatore dopo appena un allenamento (peraltro la rifinitura) possa faticare ad entrare nell'economia del gioco. I rossoverdi, dalla sua parte, hanno costruito davvero poco ed il calciatore raramente è riuscito ad incidere prima della sostituzione. Comprensibile.
- Filippo Damian in cabina di regia. E' durata appena 27 minuti la sua partita prima dell'infortunio. Ci aveva messo il solito impegno l'ex Pordenone trovando però difficoltà nello smistamento. Da Damian ad un Palumbo meno preciso del solito il quale ha anche sofferto la fase di non possesso, piuttosto asfissiante, della mediana opposta. Lenta, imprecisa e prevedibile l'avvolgente della Ternana schermata agevolmente dall'arcigna retroguardia ospite.
- Alternative cercasi. Quando non ci sono sbocchi sufficienti per bucare l'avversario con i propri giocatori offensivi occorrerebbe maggiore assistenza negli inserimenti dei centrocampisti a rimorchio. Solo in una circostanza Defendi ci è riuscito, nella famosa azione del rigore non assegnato. Oltre al capitano hanno agito da intermedi Verna e Paghera (subentrato) senza particolare successo.
Conseguenze sul match
La prevedibilità e la mancanza di intensità nella fase di impostazione e costruzione si sono riverberate, in modo negativo, sulla capacità di approcciarsi alla fase di finalizzazione. Limiti palesati e passo indietro evidente rispetto alle precedenti uscite tra campionato e Coppa.
