Ternana amarcord, la goduria della vigilia di Pasqua: "Ce senti cerqua"
Una serata incredibile, indimenticabile, sotto certi punti di vista pazzesca. Se un tifoso qualsiasi della Ternana ci dovesse indicare la gara più emozionante della vigilia di Pasqua non ci sarebbe alcun dubbio. Era il 19 aprile 2003, diciassette anni fa, sembra passata un'eternità. Il torpedone dei tifosi rossoverdi iniziò a muoversi già nel primo pomeriggio per raggiungere Siena. Un fortino inespugnato da oltre un anno per la capolista di quella cadetteria targata 2002/2003. In panchina a guidare le Fere c'era un giovane Mario Beretta che si stava giocando una carta importante della propria carriera. L'ambiziosa formazione del presidente Agarini stava puntando dritta alla massima serie. Per farlo però occorreva un'impresa storica, vincere dove nessuno prima era riuscito.
L'impresa delle Fere
Il match è subito caldissimo sugli spalti. Presenti 7800 spettatori di cui 1500 almeno provenienti da Terni. L'adrenalina è palpabile ed i cori di scherno fanno da cornice elettrizzante ad una serata per cuori forti. Al minuto 14 si consuma un piccolo dramma sportivo. Il difensore Grava colpisce la palla di mano: rigore ed espulsione secondo Trentalange di Torino. Dal dischetto va Ghirardello, uno dei bomber principi di quella stagione, ma 'San' Gianmatteo Mareggini respinge. E' il delirio nei settori dei tifosi della Ternana. Il Siena accelera, cerca di sfruttare la superiorità numerica mentre le Fere si chiudono in modo ermetico. Cambio al ventesimo: fuori Guzman e dentro Terni con Borgobello unico terminale offensivo.
Il lavoro del Borgo risulta determinante. E' generoso, si sfianca per i compagni e va, va su quella magica palla al 42'. Il contropiede è ben articolato e finalizzato da Nicola il cui cross finisce sulla testa del centravanti che insacca e mostra la maglia 'Ce senti cerqua'. Esplosione di gioia, un boato nel silenzio del Franchi. E' l'inizio della sofferenza. Il direttore di gara concede quattro interminabili minuti di recupero prima della sosta ai box. Nella ripresa i bianconeri sembrano feriti e tentano l'assalto all'arma bianca. Sotto di un uomo c'è solo da difendere il risultato. I toscani falliscono il pari con Pinga poi colpiscono un palo con Tiribocchi. La Ternana resiste fino ai minuti di recupero, infiniti. Al triplice fischio è estasi pura. Una di quelle serate dove 'Se non ce stavi non lo poli sapè che vor dì'. Un sabato Santo da ricordare a lungo.
