Ternana, una decisione 'coraggiosa' e definitiva da prendere
L'emergenza sanitaria prosegue in tutta Italia. Nonostante i primi segnali positivi arrivati (anche e soprattutto dal nostro territorio ndr) la diffusione del contagio ancora da Coronavirus non si è ridotta sensibilmente. Il lockdown è stato prorogato fino al 3 maggio. Dal giorno successivo, in base all'evoluzione del virus, si potranno fare dei ragionamenti su eventuali ripartenze.
La decisione da prendere
Il calcio, quantomeno nella sua espressione massima, sembra essere lontano da certe dinamiche che riguardano l'intera nazione. Discussioni accese su quando e come ripartire e la sensazione, in un modo o in un altro, che ci si riuscirà. L'imperativo è naturalmente farlo in condizioni di sicurezza, rispettando i protocolli con tutte le precauzioni da adottare. L'altra sensazione è che in Lega Pro, analizza a livello macro, certe strutture, sforzi economici da profondere - per poter provvedere ed ottemperare a tutte le precauzioni necessarie - non siano a disposizione di tutti. Anzi il sistema è fortemente influenzato dalla crisi economica, conseguenza della paralisi del paese, ed i presidenti imprenditori già faticano a trovare soluzioni per i propri dipendenti. Al netto delle questioni prettamente salariali, in attesa di novità dal Governo, sarebbe opportuno prendere una posizione chiara e definitiva.
Coraggiosa sotto certi punti di vista perché senza precedenti. Arrendersi all'evidenza per essere chiari. La Lega Pro non detiene le risorse della Serie A e neppure della cadetteria. Difficilmente si può ipotizzare che tutti i sessanta club possano conformarsi ai ligi protocolli (maxi ritiri, strutture adeguate, isolamento prolungato ndr). Il presidente della Ternana Bandecchi era tra quelli favorevoli a fotografare la classifica. Un pensiero condiviso che naturalmente dovrà essere vagliato dal Consiglio Federale. Comprensibili anche le preoccupazioni di Ghirelli su ricorsi (in caso di eventuale cristallizzazione) e rischio default della terza serie. Occorrerà a breve però delineare una posizione definitiva a meno di un'auspicata netta controtendenza sulla riduzione da contagio. Al momento spiragli non si vedono, sarebbe giusto prenderne atto e pensare di chiuderla qui, trovando magari una soluzione per la prossima stagione.
