Real Avigliano, Emiliano Brunetti: “La stagione è finita qui”
Il Real Avigliano, nel campionato di Prima categoria, girone D, occupa un posto di centro classifica, una posizione meritata, che fa onore alla dirigenza con al vertice il presidente Emiliano Brunetti e all’allenatore esperto e competente Massimo Carlone. La squadra si è tolta anche delle belle soddisfazioni battendo, sia all’andata che al ritorno, il quotato e blasonato Todi. Vittorie di prestigio, in casa, anche con lo Sporting Terni e Guardea e il pareggio a Sangemini. La bestia nera è stata il Castello, che si è imposto nelle due partite in calendario
Le parole di Emiliano Brunetti
“Siamo partiti con le intenzioni di valorizzare i ragazzi del posto, che giocavano con altre società del circondario tipo Amc98, Sporting Terni e Campitello e che sono ritornati ad Avigliano. Squadra giovane, ogni partita siamo scesi in campo con 6-7 fuori quota e all’inizio è mancata l’esperienza, poi, piano piano siamo cresciuti. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, la classifica rispecchia quanto espresso nel corso della stagione, del resto l’obiettivo era la salvezza da raggiungere prima possibile. Stiamo cercando di sviluppare il settore giovanile, nonostante le tante difficoltà che incontrano le società come la nostra, però abbiamo squadre dai primi calci ai giovanissimi”.
Il campionato non riparte
“Credo che la stagione sia finita qui, il campionato non riparte perché mancano le condizioni. Ci atterremo alle decisioni che prenderà la Federazione, secondo me il Terni Est ha vinto il campionato e merita la promozione di categoria”.
Problemi economici
“Il prossimo anno ci saranno seri problemi economici. Noi, il 60% dei costi, li copriamo con iniziative, come memorial, tornei di calcio, sagre, lotterie. Oggi abbiamo le mani legate, non possiamo fare niente, l’auspicio è che la Federazione ci venga incontro, non faccia pagare l’iscrizione. Tutti i presidente hanno fatto presente la situazione alle autorità federali preposte. Diverse società hanno avanzato il dubbio di continuare a fare calcio, perché ci sono aziende che fino ad oggi sponsorizzavano, domani non saranno più in grado di farlo per la crisi economica già in atto. Le più esposte sono quelle che concedono rimborsi”.
Giocatori fermi
“I giocatori non si allenano, fino all’inizio di maggio è tutto bloccato, farli riprendere è difficoltoso, per ritornare in campo occorre un’adeguata preparazione, ma credo che sia necessario, per prima cosa, pensare alla salute, poi al resto”.
