Ternana, crescita e lampi di calcio spettacolo: evitare la 'sindrome' di Avellino
Finalmente tre punti. Era il lontano 29 gennaio quando la Ternana sconfiggeva il Catania nella semifinale di Coppa Italia. Da quel pomeriggio i rossoverdi non sono più riusciti ad ottenere l'intera posta in palio al Liberati. Ieri una perentoria quanto meritata vittoria a cospetto di un Potenza piuttosto ridimensionato, rispetto a quanto mostrato lo scorso campionato.
- Qualità altissima
Le giocate dei singoli (Palumbo e Falletti su tutti) evidenziano un livello qualitativo altissimo della rosa a disposizione di Cristiano Lucarelli. I fraseggi di prima, in diverse circostanze, fanno intravedere un potenziale elevatissimo per la categoria da poter sprigionare quando i rossoverdi saranno a pieno regime.
- Valori dei singoli
A tutto ciò va computato il valore dei singoli. Detto di Palumbo e Falletti occorre però rimarcare come questa rosa sia completa in tutti i suoi elementi. Si potrà dire che manca un bomber da quindici reti. Tuttavia la capacità di andare in porta, con almeno quattro offensivi più i centrocampisti a rimorchio, molto probabilmente sopperirà a tale mancanza.
- Crescita nelle giocate
Il pragmatismo evocato da mister Lucarelli lascia ben sperare per il futuro. In effetti la Ternana ha sprecato meno (rispetto ad esempio alla gara contro il Palermo) concretizzando le occasioni a disposizione. Una crescita nelle giocate di squadra sul quale proseguire poichè l'amalgama del gruppo fa la differenza
- Evitare la 'sindrome' di Avellino
Restare sul bus è un rischio che il tecnico tiene spesso a sottolineare. Ad Avellino i rossoverdi sono scesi alla fine del primo tempo e costretti alla rimonta da 0-2. Approccio, atteggiamento sono elementi fondamentali per poter recitare un ruolo da protagonista in questo campionato di Lega Pro.
