Ternana, progetto Liberati: “A breve la conferenza di servizi”. Differenze tra clinica e stadio
Una ulteriore occasione per fare il punto della situazione sul progetto Liberati. Nel corso del Question Time, andato in onda sul canale youtube del comune di Terni, è stato possibile assistere al dibattito sul tema del Liberati. L’atto presentato da Luca Simonetti (Movimento Cinque Stelle) ed Alessandro Gentiletti (Senso Civico) focalizzava l’attenzione sulla differenza che intercorre tra clinica privata e l’impianto poiché: “Al momento sussiste una confusione e ancor di più con la convenzione con la regione che dovrebbe garantire la stessa attività della clinica con introiti, a pieno regime, per decine milioni di euro l’anno” ha ricordato Simonetti: “Augurandoci che possa avere luce il progetto”.
Al documento ha risposto il sindaco Leonardo Latini, sollecitato sull’argomento: “Bisogna muoversi all’interno delle procedure normative, propedeutiche alla realizzazione di nuovo stadio, opera pubblica che verrebbe realizzata su iniziativa di un privato, il famoso ‘Decreto stadi’. La società ha presentato lo studio di fattibilità per la riqualificazione e gestione dell’impianto. Il primo passaggio – ricorda Latini - è stato quello di nominare il Responsabile unico procedimento, lo stesso ha indicato un gruppo di lavoro, preliminare per valutare l’interesse pubblico. Il Rup convocherà la conferenza dei servizi preliminare, a cui saranno invitati tutti i soggetti preposti. La proposta e la conclusione verranno portate in giunta ed in consiglio comunale per l’eventuale dichiarazione di pubblico interesse. Non è corretto parlare di feedback da parte della regione, occorre valutare se i vari enti riconosceranno l’interesse pubblico. Le eventuali alternative necessitano un progetto diverso rispetto a quello presentato.”
Infine ha risposto Alessandro Gentiletti dichiarandosi non soddisfatto delle argomentazioni addotte dal primo cittadino: “Occorre sapere se la regione voglia valutare o meno positivamente la clinica. Altrimenti tutto questo rischia una presa in giro al comune e più in generale alla città. La vicenda dello stadio, al di là delle legittime aspirazioni dei tifosi e di tutti coloro che vogliono vedere riqualificata quell'impianto e più complessivamente quell'area, rischia di trasformarsi in una illusione se non ci sono condizioni amministrative concrete".
