Reggina-Ternana, episodi sfavorevoli per i rossoverdi: focus sulla direzione di gara
Cinque reti segnate, tre espulsioni, un rigore assegnato. Il match tra Reggina-Ternana ha regalato una serie di emozioni lasciando anche degli strascichi e recriminazioni per come si è evoluta la gara. Al netto della grande chance fallita all’ultimo secondo da Stefano Pettinari, sono diversi gli episodi quantomeno dubbi emersi. Partiamo da un presupposto. Rispetto alla Lega Pro in Serie B la possibilità di utilizzare il Var dovrebbe, quantomeno in linea teorica, aiutare a limitare gli errori dei vari direttori di gara. Eppure, nel corso della gara contro gli amaranto, alcuni episodi ci hanno lasciato piuttosto perplessi. Tralasciando le due espulsioni di Agazzi e Proietti andiamo ad esaminare ulteriori frammenti del match.
A metà prima frazione il direttore di gara concede una punizione per fallo di mano di Crisetig, già ammonito. Non appare, a primo impatto, netta tale infrazione. Tuttavia l’arbitro decide di assegnare il piazzato. Essendo stato fischiato ci si aspetta anche il cartellino giallo che non arriva. Il centrocampista dunque resta sul terreno di gioco.
Al minuto 35 contatto in area tra Proietti e Rivas con il regista che resta dolorante a terra. Per Antonio Di Martino non c’è nulla e non viene neppure invitato a controllare il Var. La dinamica appare abbastanza chiara ma la massima punizione non viene concessa. Nella ripresa all’altezza del ventesimo però gli amaranto beneficiano di un tiro dal dischetto. Viene fischiato il rigore per fallo di Iannarilli, in coabitazione con Sorensen, su Rivas. Restano, anche in questo caso, enormi dubbi. Infine ancora Proietti protagonista per un altro contatto nell’area calabrese e soprattutto un braccio sospetto di Cionek sul quale il Var si esprime. Niente penalty neppure in questo frangente.
