Ternana, i numeri dei rossoverdi iniziano a preoccupare

I numeri sono fatti per essere analizzati anche se, nel calcio, lasciano il tempo che trovano. Quelli che caratterizzano la Ternana 2021/2022 sono alquanto contrapposti, nel tentativo di esaminarli. Al termine della gara contro il Como si contano trenta tiri complessivi, due legni (uno su rigore) ed oltre il 60% di possesso palla. Risultato finale: seconda sconfitta consecutiva. Un trend molto simile già verificatosi solo mercoledì scorso con medesimo scoramento conclusivo. Se da una parte le recriminazioni sono notevoli ciò che inizia a preoccupare è il trend complessivo da dover monitorare. In primo luogo, torna come ad inizio torneo, la questione della fase difensiva. Diciannove reti al passivo, in undici gare, sono oggettivamente troppe per poter ipotizzare di disputare un campionato in tranquillità.

In una sola circostanza, una volta subito lo svantaggio, la compagine rossoverde è riuscita ad ottenere almeno un punto (contro il Monza). Più in generale questa squadra appare alquanto umorale ossia, nel momento in cui si pongono in essere le prime serie difficoltà, sembra smarrirsi subendo una sorta di contraccolpo psicologico. Mancando la serenità viene meno anche la lucidità e le idee si fanno meno limpide. Aver lasciato per strada almeno sette punti fa riflettere e nel contempo può servire da 'lezione' per il prossimo futuro. Paradossalmente, sotto il profilo estetico, l'essere essenziali e cinici (come contro la Spal) porta maggiori frutti rispetto ad una Ternana bella ma poco concreta, come quella vista contro Cremonese, Cosenza e Como. Preoccupazioni ma non paure. Il concetto è sempre lo stesso. Con un organico di qualità, profondo da un punto di vista prettamente numerico, è possibile - non solo rialzarsi - ma davvero essere protagonisti. E la maturità mostrata dalle curve, al termine del match, indica la strada giusta da percorrere.