Ternana, il ritorno alla difesa a quattro non giova al risultato
Il ritorno alla difesa a quattro coincide con la ricomparsa della sconfitta in casa Ternana. Una semplice constatazione e lettura di statistiche, non certo una critica. Nelle ultime quattro partite, la squadra di Lucarelli, è stata schierata con il sistema di gioco 3-5-2 ed ha totalizzato la bellezza di 10 punti. Questo modulo a detta del tecnico rossoverde: "Ti consente di lavorare sulle traiettorie e costringe un poco ad abbassarti. In questo ciclo di partite le avversarie favorivano l’utilizzo di tale sistema di gioco." Nella fattispecie le squadre avversarie sono scese in campo 3-5-2 Cosenza, 4-4-2 Como, 3-4-1-2 Alessandria e 4-3-1-2 Cittadella. Tutte le squadre avevano un attacco a due e tranne in due circostanze era presente un trequartista.
Con il Lecce di Marco Baroni, il quale adotta il 4-3-3, il tecnico Cristiano Lucarelli è tornato alla difesa a quattro con tre mediani, un trequartista e due punte. L'allenatore livornese ha spiegato in conferenza stampa post gara il perchè di questo cambio: "Cinque difensori rispetto a tre attaccanti mi sembrava troppo. Se troviamo squadre che giocano a due giochiamo a tre dietro, se giocano a tre punte giochiamo con quattro difensori. Se poi incrociamo gente come Strefezza e Di Mariano, i quali iniziano ad entrare dentro il campo marchi te, marco io non si marca più nessuno. Abbiamo cercato di fare la partita cercando il duello. A parte Ghiringhelli-Di Mariano, gli altri li abbiamo persi tutti."
Ovviamente la sconfitta dinanzi ai giallorossi non è assolutamente da imputare al modulo schierato in campo. La gara la Ternana l'ha giocata ed è stata penalizzata dagli episodi. Un'occasione sprecata, visto il trend delle ultime gare, che comunque regala la salvezza matematica alle Fere ma la spinge fuori la corsa play-off.
