Castello, Mirko Pellegrini: "Castel dell'Aquila la mia casa. Puntiamo ad un torneo tranquillo"
Una salvezza raggiunta, quello dello scorso torneo, in finale Play out per il Castello. Un campionato tribolato con il ritorno in panchina di Mirko Pellegrini. Il tecnico, castellese doc, è stato confermato dalla dirigenza biancoblu anche per l'annata calcistica prossima ventura. Con l'allenatore, ai microfoni di www.calcioternano.it, abbiamo riavvolto il nastro. "Nel 2019 avevo deciso di abbandonare la panchina ed intraprendere il ruolo di direttore generale. Al mio posto erano subentrati i miei secondi Alessandro Papini e Carlo Carta. Successivamente Papini ha deciso di lasciare e Carta ha preso la guida della squadra. Purtroppo quest'anno è successo di tutto, non per colpe addebitabili all'ex allenatore, ma tra tanti infortuni e casi Covid spesso ci siamo ritrovati ad essere contati alle partite. Purtroppo Carta ne ha pagato le conseguenze. Per la nostra società è stata una scelta sanguinosa, anche perché c'era un rapporto di amicizia e non è nostra abitudine separarsi da un allenatore. Il presidente Maccaglia e il vice Bernardi mi hanno affidato la panchina ed io, per spirito di servizio e perché conosco l'ambiente, ho accettato e sono tornato in panchina."
Dall'ultimo posto in classifica alla salvezza ai Play out contro la Trevana. "Non avevo niente da perdere. Castello è casa mia, conosco molto bene le dinamiche di questa compagine e società. Non ho stravolto nulla, piano piano i risultati sono arrivati. Tutto è sopraggiunto in modo naturale e con spensieratezza. Sapevamo che la retrocessione per noi non sarebbe stata un problema perché la nostra vittoria è quella di potersi iscrivere l'anno successivo al campionato. Abbiamo raggiunto il 56esimo torneo tra i dilettanti e lo si è fatto sempre con passione e abnegazione. Tornando alla finale Play out questa l'abbiamo disputata con 12 calciatori 'abili'. Averla vinta è stato un grande traguardo. Per questo ringrazio in maniera particolare l'ossatura storica della squadra che fino all'ultimo non ha mollato: Alessandro Ceccobelli, Manuel Ricci, Giacomo Milioni, Daniele Massarelli e Federico Scappiti. Loro hanno fatto da chioccia, coadiuvati da giovani interessanti, e si sono caricati sulle spalle una grande responsabilità. Inoltre dedico la salvezza allo staff tecnico, ai dirigenti ma in primis a un nostro grande tifoso Alessandro Isidori. Quest'ultimo a fine aprile ha subito un'incidente e si trova in coma, quindi vorrei indirizzare a lui la salvezza della stagione scorsa. Sicuramente, dopo noi, sarebbe stato il più contento per questo traguardo."
La prossima stagione. "Ripartiamo, come ho detto prima, da un'ossatura importante. Dal 16esimo anno dei gemelli Rossi, da Miliacca e dai fratelli Conti. Inoltre c'è il ritorno di Marco Morelli nel ruolo di direttore generale. Marco, oltre che un grande amico, è stato il presidente che mi ha dato l'opportunità di allenare il Castello e a lui devo molto. Poi ci sarà Marco Paragnani come allenatore in seconda e per me sarà un grande valore aggiunto. Daniele Grasselli, invece, farà da chioccia a Nicola Varazi e saranno loro i preparatori dei portieri. In ultimo - ha concluso Pellegrini - c'è da registrare il primo acquisto della stagione quello di Michelangelo Tabuani, fratello del nostro estremo difensore Ludovico, classe 2000 che proviene dal Massa Martana. L'obiettivo del campionato? Fare un torneo estremamente tranquillo."










