San Venanzo, Giordano Servoli: "Ripagati anni di sacrifici"

Una promozione in Eccellenza arrivata dopo uno spareggio. Il San Venanzo ha battuto il Foligno per 2-0, sul campo neutro di Bastia, ed è stato promosso alla categoria successiva. Le reti di Vicaroni nel primo tempo e di Cacciamano nel finale di ripresa, hanno esaudito il tanto agognato sogno. Il presidente del San Venanzo Giordano Servoli, al taccuino di www.calcioternano.it, ha raccontato le sue sensazioni ed emozioni, offrendo uno spaccato profondo sul percorso che ha portato a questo risultato.

Una vittoria nello spareggio meritata

Analizzando la prestazione che è valsa la promozione, il Presidente Servoli non ha dubbi sul merito del risultato. "Ci siamo guadagnati la vittoria sotto il punto di vista del gioco. Abbiamo interpretato meglio il match e creato più occasioni rispetto ai nostri avversari. Non si è mai rischiato, in maniera concreta di prendere gol, è stata quindi una gara in pieno controllo giocata con molta maturità dalla nostra squadra. Il mister è stato bravo nel mettere i ragazzi in campo nella maniera più corretta possibile. Ovviamente ringrazio lui, lo staff ed i calciatori. Hanno meritato sul campo questo successo."

Un progetto di crescita lungo anni

La promozione non è vista come un evento isolato, ma come il culmine di un percorso: "Nel corso degli anni si è costruito un progetto che è diventato sempre più solido. Dopo aver sfiorato i Play Off qualche anno fa, averli raggiunti e giocati nella scorsa stagione, quest'anno la squadra è arrivata a disputare uno spareggio per la vittoria del campionato. Sicuramente è stato fatto un percorso di crescita e lo testimoniano i risultati, fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi. La promozione in Eccellenza è un successo di tutti quanti."

Emozioni fortissime e dediche 

Le emozioni legate a questa vittoria sono state forti, arrivate al termine di una stagione lunga e tribolata. Il presidente ha riflettuto sulle realtà del calcio dilettantistico: "Spesso quando si fa associazionismo e volontariato i sacrifici sono molto di più delle soddisfazioni. In questa stagione invece è stato il contrario. Tutto ciò ripaga gli sforzi fatti negli ultimi anni."

Passando alle dediche, Giordano Servoli ne ha più di una: "La prima, e principale, va alla famiglia: mia moglie e miei figli. Per la loro pazienza e per essere stati sempre al mio fianco." Un pensiero commosso è rivolto a Gabriele, dirigente del San Venanzo: "Un amico scomparso due anni fa, che sicuramente avrebbe gioito con tutti noi e al quale ci manca davvero tanto". Le dediche si estendono poi a tutti: "Ai dirigenti e alla società. Il sottoscritto è solamente la punta dell'iceberg, dietro c'è un gran lavoro da parte di molte persone". Infine la dedica al paese e ai tifosi: "Un sostegno continuo alla squadra. Si fa tutto questo sempre sotto forma di associazionismo e di contributo, ripeto, che si dà alla piccola comunità di San Venanzo."

Festeggiare il presente, programmare il futuro

Riguardo ai festeggiamenti, la società non ha ancora programmato nulla visto lo spareggio che si è giocato nella giornata di ieri, 18 maggio: "Adesso è sicuramente il momento di organizzarsi - ha affermato Servoli - è giusto festeggiare i successi e le vittorie vanno sempre celebrate per dare merito al lavoro e alla fatica di chi ha raggiunto il meritato traguardo." Notizie sulla festa verranno comunicate nei prossimi giorni sui canali ufficiali della società

Sul fronte della programmazione per l'Eccellenza, il presidente ha ammesso: "Sinceramente è ancora presto. La società si riunirà nei prossimi giorni per discutere il futuro, consapevoli del fatto di essere un po' in ritardo - ha concluso il numero uno del San Venanzo - rispetto ad altri club che hanno potuto iniziare a programmare la nuova stagione."

La dimostrazione che 'volere è potere'

La promozione del San Venanzo, raccontata attraverso le parole del Presidente Servoli, è l'ennesima dimostrazione del detto 'volere è potere'. Infatti il successo di questa società non è frutto del caso, ma nasce dalla determinazione di un gruppo dirigente, dalla costanza nel costruire un progetto solido nel tempo, dai sacrifici dei volontari e, soprattutto, dall'impegno e dalla maturità mostrata in campo dai giocatori. È la vittoria di un paese intero che vive di calcio, e che ora può godersi il meritato traguardo. La strada per l'Eccellenza è stata difficile, ma la forza di volontà, l'unità e il lavoro collettivo hanno permesso di superare ogni ostacolo e trasformare un sogno in una splendida realtà.