Ternana, la recidiva contestata e la penalizzazione: cosa rischiano i rossoverdi
Un deferimento ‘annunciato’ per la Ternana per non aver provveduto, entro il termine dell’1 agosto, al pagamento degli emolumenti netti e degli incentivi all’esodo nonché degli altri compensi dovuti in favore dei tesserati. Il Procuratore federale, a seguito di segnalazioni della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare, la società di via della Bardesca.
Spicca, in tal senso, un passaggio che naturalmente non è passato inosservato. Al club è stata contestata la recidiva, ex articolo 18 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione di www.calcioternano.it si tratta della fattispecie di recidiva ‘generica’ ascrivibile al deferimento (e successiva penalizzazione) inerente alla stagione 2023/2024. La Procura dunque ha indicato anche la recidiva relativa a due stagioni differenti (il deferimento arrivato ieri riguarda il campionato 2024/2025) ed altrettante proprietà diverse.
I legali del club rossoverde sono dunque pronti per confutare tale ipotesi ed il prossimo 6 novembre, giorno del dibattimento al TFN, porteranno le contestuali motivazioni per evitare una penalizzazione più corposa. Inizialmente infatti era stato ipotizzato un meno due in graduatoria. Per avere certezza e contezza occorrerà aspettare inizio prossimo mese.