Ternana stadio-clinica, aperto il confronto tra società rossoverde e Regione: gli scenari
Continua la fase di forte incertezza, ma non mancano sviluppi, per quanto riguarda il futuro del progetto stadio-clinica della Ternana. Il tema è approdato anche a palazzo Spada dopo le dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi, che ha sancito una netta frattura con la famiglia Rizzo. Intanto, sul fronte societario è stato nominato il dottor Fabio Forti amministratore unico e si avvia ad una nuova fase nella gestione della realtà rossoverde.
Momento decisivo per il progetto sarà l'udienza fissata il 27 gennaio. Come noto, la Regione Umbria ha presentato ricorso al Tar nei termini previsti, al termine di una serie di approfondimenti tecnico-amministrativi condotti dalle direzioni coinvolte nella conferenza dei servizi decisoria del novembre 2022. Il ricorso nasce dal fatto che l’esito della conferenza – favorevole con prescrizioni – era rimasto invariato, in linea con il principio delle cosiddette “quattro A”: autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, accreditamento e autorizzazione al convenzionamento.
- foto Ternana calcio
Successivamente l’attenzione si è concentrata sulla delibera regionale n. 1399 del dicembre 2023, relativa agli 80 posti letto destinati al possibile convenzionamento. L’orientamento della Regione Umbria sarebbe quello di inserirli comunque nel piano dei fabbisogni sanitari, al momento non ancora approvato, prevedendo un bando pubblico e senza sottrarre risorse alla sanità pubblica, superando così l’impostazione originaria della delibera. Il piano dei fabbisogni si inserirebbe nel percorso di definizione del nuovo piano socio-sanitario regionale, ancora in fase di valutazione.
Negli ultimi giorni si sarebbero, inoltre, intensificate le interlocuzioni tra la Regione Umbria e la proprietà della Ternana, con l’apertura di un canale di confronto. Più complesso appare invece il rapporto tra Comune di Terni e proprietà, anche alla luce delle recenti dichiarazioni istituzionali. Il dialogo in corso resta comunque ancorato al progetto originario, che non prevede l’ipotesi di realizzare la clinica in altri terreni.
Alla luce dell’attuale contesto, sono quattro gli scenari ipotizzabili: uno scontro totale senza accordi; l’accoglimento al Tar del ricorso di merito da parte della Regione Umbria (che potrebbe di fatto bloccare il progetto, aprendo però a una riflessione su soluzioni alternative per la realizzazione di una struttura sanitaria e sul tema stadio); un accordo tra Regione e proprietà che consenta di mantenere gli 80 posti letto attraverso un bando pubblico (superando la delibera 1399 del 2023); infine, il respingimento del ricorso (che permetterebbe di proseguire l’iter autorizzativo del progetto stadio-clinica).
