Avellino-Ternana, Simone Perotti: "Fere, attenzione ai 'lupi' di Braglia: squadra chiusa e scorbutica"

Alessandro Madolini   11:00   11/12/2020   Ternana Calcio    [views]

Avellino-Ternana, Simone Perotti: "Fere, attenzione ai 'lupi' di Braglia: squadra chiusa e scorbutica"

Una nuova avventura per il ternano Simone Perotti. Quest'ultimo, nell'ottobre scorso, si è brillantemente diplomato al corso da direttore sportivo. Dopo i cinque anni trascorsi nella Sambenedettese del presidente Franco Fedeli, Perotti, ha rivestito diversi ruoli nel club adriatico: da consulente di mercato, a responsabile organizzativo del settore giovanile fino ad essere il braccio destro del ds Pietro Fusco. Adesso la nuova carriera. "Il Covid-19 - ha spiegato Simone al microfono di www.calcioternano.it - ha inciso su alcune situazioni venutasi a creare quest'estate. Dovevo finire il corso a maggio ed invece l'ho portato a terminare solamente ad ottobre. Per il momento mi sto aggiornando molto dal punto di vista tecnico seguendo gare di Serie B, C e D oltre al solito aggiornamento normativo che faccio di continuo come appassionato. Ho qualche contatto, sto aspettando che la situazione si vada a normalizzare. Spero di entrare in gioco il prima possibile. La cosa più importante, secondo me, è quella di farsi trovare pronto e stare sempre sul pezzo."

Ti saresti mai aspettato questo andamento da parte della Ternana?

"Non mi aspettavo nei numeri questo tipo di campionato. Il girone C è il raggruppamento più difficile della Lega Pro. La Ternana era considerata una delle squadra favorite per la vittoria finale, insieme a Bari, Catanzaro ed Avellino, nessuno però si poteva aspettare un inizio cosi roboante da parte della formazione di Lucarelli. Sicuramente il merito va al direttore sportivo Leone per aver centrato acquisti importati e mirati ma soprattutto al tecnico livornese per avere inculcato alla squadra una mentalità vincente."

Molti addetti ai lavori affermano che questa Ternana gioca il miglior calcio degli ultimi 20 anni della sua storia. Sei d'accordo?

"Ho seguito diverse partite delle Fere e posso certamente dire che la Ternana gioca molto bene. Il calcio proposto dai rossoverdi è aggressivo e moderno. Può essere sicuramente al pari delle stagioni in cui c'erano in panchina Andrea Agostinelli o Mario Berretta. In questo momento, in tutti e tre i gironi della Serie C, le Fere esprimono il miglior gioco della categoria."

Prossimo avversario dei rossoverdi l'Avellino. Squadra da temere?

"In questo momento, al pari del Bari, la compagine biancoverde è una delle favorite per vincere il campionato. La rosa costruita dalla società irpina è di assoluto valore. Le diverse problematiche legate al Covid-19 e l'amalgama graduale tra il gruppo ha visto la squadra di Piero Braglia non partire al meglio. Sarà una partita difficile. Il tecnico di Grosseto fa del 3-5-2 o del 3-4-1-2 il suo credo, quindi sarà una squadra chiusa e scorbutica. Un grande banco di prova per le Fere. Sarebbe molto importante tornare a casa con un risultato positivo. Gli scontri diretti, se non si riescono a vincere, non si devono assolutamente perdere."

I rossoverdi che ti hanno impressionato di più quali sono?

"Penso a Boben e Kontek. Sono due calciatori che si conoscevano di nome ma non fattivamente. Due grandissimi acquisti. Sarebbe scontato dire Falletti visto che è il calciatore più forte di tutta la Serie C oppure Partipilo, il quale, sta facendo un campionato straordinario. Chi, invece, quest'anno è stato messo nelle condizione di potersi esprimere al meglio è Furlan. L'esterno di Montebelluna, a mio avviso, è un giocatore di Serie B e non c'entra nulla con questa categoria."

Da grande conoscitore di calcio quale sei, chi sono i prospetti più interessanti di questa Serie C?

"Di giovani bravi ce ne sono molti. Il primo che mi viene in mente è l'attaccante del Carpi, classe 2001, Romeo Giovannini. Il ragazzo sta facendo un campionato davvero superlativo. Nel girone C c'è Luca Pandolfi della Turris. E' un '98 e si sta confermando come un giovane promettente ed importante. Come difensore mi piace molto Manuel Lombardoni, classe 1998, della Pro Patria mentre il centrocampista Simone Santoro del Teramo, 1999, mi ha impressionato molto. Della formazione teramana c'è anche Salim Diakitè, il quale, avevo seguito nella scorsa quando ero a San Benedetto e lui militava nell'Agnonese in D. Un play da monitorare attentamente è l'italo-marocchino, classe 2001, Hamza Haoudi del Livorno. Infine consiglierei alle Fere l'attaccante della Vibonese Vincenzo Plescia ('98), tra l'alto qualche settimana fa ha anche segnato ai rossoverdi, è un centravanti "sporco", molto fisico, il classico centravanti da area di rigore."

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