Ternana, nona sinfonia dei rossoverdi: c'è più gusto a vincere soffrendo

Vincere e convincere è sicuramente gratificante ma quando vinci, in una partita in cui hai sofferto, non hai giocato al meglio ed hai lottato fino alla fine per ottenere i tre punti, è sicuramente più bello. Lo ha detto Cristiano Lucarelli ieri nel post di Vibonese-Ternana: "La capolista si è sporcata le mani; con grinta e cattiveria ha ottenuto tutta la posta in palio". A Vibo Valentia era, senza dubbio, la prova di maturità per questa Ternana. Dopo le ottime prestazioni contro Bari e Teramo, convincenti anche sotto il profilo del gioco, si andava ad affrontare una Vibonese vogliosa di punti. L'inizio del match del "Luigi Razza" non è stato dei migliori. Una Ternana sottotono non è riuscita a prevalere sull'avversario. Troppe le transizioni errate, reparti lunghi ed un Raicevic isolato rispetto ai compagni. Nonostante ciò a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Carlo Mammarella a fine primo tempo. Magistrale il suo gol da calcio d'angolo.

La sveglia, però, a questa Ternana, gliel'hanno dati i due schiaffi rifilati da Plescia e Redolfo. Un 2-1 che avrebbe annichilito ogni squadra ma non quella di Lucarelli. Da questo momento le Fere hanno deciso di uscire dalla trincea e combattere la loro battaglia. Gli uomini della panchina hanno risolto il match: Peralta, Damian e Vantaggiato (l'asse che ha costruito e confezionato la rete del 2-3). I cosiddetti "invisibili" di cui parlava il tecnico livornese a fine partita. Quei calciatori entrati a partita in corso, i quali, sono diventati gli autentici protagonisti. Questa vittoria ha dimostrato come il gruppo dei rossoverdi sia forte in tutte le sue componenti. Una vittoria sporca, da combattenti e sicuramente godereccia. C'è più gusto a vincere soffrendo e questi successi aiutano di più a cementare gruppo, società, ambiente e tifosi. Ci sono ancora aspetti da limare e alcuni automatismi da migliorare ma l'importante è che questa Ternana continui a guardare tutti dall'alto verso il basso!

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