Ternana, a tutto Bandecchi: dal famoso patto con Lucarelli al futuro rossoverde
Come un fiume in piena. Il presidente della Ternana Stefano Bandecchi è intervenuto nel corso del programma Fere di Sera condotto da Lorenzo Pulcioni su Tele Galileo e lo ha fatto come sempre in maniera non banale. Il patron ha sviscerato diversi temi ed ha offerto spunti di riflessione importanti su quello che sarà il futuro dei rossoverdi: dal rapporto con il tecnico Cristiano Lucarelli al lavoro del diesse Luca Leone nel mercato estivo. Certo è che ad oggi, 10 maggio, le idee tra i due non sembrerebbero essere troppo condivise.
L'incontro a Roma tra presidente, ds Leone e tecnico Lucarelli. "Per me è andato bene, io ho le idee molto chiare. Con tante idee spesso non si va da nessuna parte, ce ne vuole una. Il calcio è una cosa semplice, la cosa più naturale è perdere. Per vincere bisogna inventarsi la partita e cogliere l'occasione. Bisogna parlare in maniera molto chiara di quello che vuole il presidente: la squadra già ce l’ha ed era una squadra che doveva arrivare nelle prime due posizioni e ad avere molta sfortuna tra le prime cinque. Non fare i playoff è una cosa assurda, ho sentito parlare durante l’anno del fatto che era un miracolo salvarsi e che arrivare decimi è una gran botta di fortuna a me vien da ridere. Abbiamo fatto un primo anno con tutti i difetti annessi, Stefano Bandecchi è convinto che la squadra che ha è forte e che si deve meritare risultati diversi".
Poi tira in ballo Lucarelli: "L’allenatore è convinto? Non lo so, se è così allora farà risultati che deve fare e mi confermerà questa cosa. Se è convinto invece che questa squadra può ambire tra il decimo ed il quattordicesimo posto allora mi scuserete ma ci sono opinioni diverse. Io scriverò semplicemente quello che voglio sentirmi dire, se questo viene firmato allora si farà un altro anno insieme viceversa io andrò avanti per la mia strada. Io non faccio l’allenatore ma il presidente e so vincere i campionati perché lo scorso anno l’abbiamo dimostrato. Vi ricordo che ho vinto un campionato con la stessa squadra che pochi mesi prima aveva perso 2-0 ad Avellino".
- Foto Luca Pagliaricci
Il patto tra Lucarelli e Bandecchi
"Tra noi il patto era molto semplice: tutti stanno zitti e tutti siamo molto tranquilli. Si parla solo di calcio e non abbiamo altro da dirci. Nel momento in cui però sento dire che con la squadra che abbiamo possiamo a malapena salvarci e che dobbiamo essere grati a Dio che ce la siamo scampata, allora mi perdonerete ma sono l’uomo più scemo della terra. Sappiamo che davanti a noi ci sono diverse squadre che costano meno di noi, in alcuni casi qualcuna ci fa vergogna perché costa un quarto in meno della nostra."
Unione di intenti. "Perché non ci domandiamo dei nostri problemi? Forse Lucarelli - incalza Bandecchi - se lo è scordato ma in quella occasione lo chiamai e gli dissi che aveva detto qualcosa che non andava bene e che quindi da quel momento l'avrei fatto anche io. I patti si mantengono in due. Io vorrei fare il prossimo anno insieme a Lucarelli e alla squadra. Dobbiamo però condividere idee comuni, se fosse così bene altrimenti siamo entrambi di Livorno ci troviamo al mare. Io ho le idee chiarissime, lui dovrà dirmi se le condivide oppure no. Ora le metterò per iscritto, gli manderò la letterina e se gli andrà bene la firmerà sennò niente".
Il lavoro di Luca Leone. "Darò la possibilità ai nostri giocatori Under di andare a giocare in altre piazze. Troppi sono rimasti in panchina tutto l’anno a non fare niente quindi non servono. Sicuramente Leone avrà la possibilità di inserire solo giovani importanti che in futuro possano giocare anche in Serie A. Non voglio entrare nel suo lavoro ma avrà quattro opportunità di prendere giocatori che hanno anche 160 anni. La scelta è la sua, dovrà prendere calciatori di altissimo livello".
- foto Luca Pagliaricci











